Imparare per tentativi ed errori
5 Settembre 2017Il primo passaggio fondamentale per migliorare il proprio studio è volerlo fare e accettare il fatto che ci vuole tempo.
Non è scontato avere la motivazione per intraprendere questa ricerca. Per gli studenti più grandi, che frequentano l’università, è più facile comprendere che affinare gli strumenti di studio procura un immediato beneficio per il raggiungimento della laurea.
Diversamente studenti più giovani difficilmente sentono questa necessità. Per la loro età, e per la difficoltà intrinseca a riflettere su loro stessi, vivono, perlopiù, secondo abitudini di studio radicate da tempo, e non sempre funzionali. Sono i genitori che, intelligentemente, affrontano la questione e cercano qualcuno che possa aiutare i loro figli a trovare il proprio metodo di studio. Questo bisogno, evidenziato dai genitori, spesso va oltre la richiesta di ottenere buoni risultati scolastici ma, piuttosto, proviene dalla consapevolezza che loro figlio ha delle potenzialità in nuce da sviluppare e dall’ulteriore consapevolezza che strutturare con solidità un metodo di studio, porta lontano.
Una volta affrontato questo primo momento, decisionale, si comincia a lavorare per trovare il proprio metodo di studio.
Come si trova il proprio metodo di studio?
Secondo l’approccio che seguo da anni, non si tratta di fornire allo studente una particolare tecnica, un determinato metodo o routine stabilita aprioristicamente. Piuttosto si tratta di un lavoro sui processi che ha l’obiettivo di fornire innanzitutto consapevolezza degli strumenti già posseduti, e poi, favorire la capacità di modificarli in funzione degli obiettivi. Per trovare il proprio metodo di studio, e non limitarsi ad imparare passivamente una tecnica, bisogna intraprendere un lavoro di esplorazione e valorizzazione delle proprie risorse, sviluppando capacità critica e capacità di discernimento. Una ricerca appassionante che coinvolge la persona e stimola le sue facoltà. Successivamente ben venga l’apertura a tecniche specifiche e alle esperienze di altri metodi e percorsi strutturati.
Cos’è un metodo di studio
Un metodo di studio è l’applicazione pratica di un insieme complesso di processi che coinvolgono la persona. Non considero il metodo di studio solo un insieme di tecniche (memorizzazione, appunti, mappe cognitive), perchè penso sia una visione molto parziale che non tiene conto di tutti quei fattori che ci permettono, o non ci permettono, di applicarle. Fattori sovraordinati e trasversali che vanno osservati. Certo non è compito di un insegnante lavorare su questo ultimo aspetto, che compete ad uno psicologo, ma è necessario che si conoscano per poter avere una visione della complessità che sta alla base dello studio.
Immaginiamo che una tecnica, come la creazione di mappe cognitive, sia semplicemente un utensile nelle nostre mani. Immaginiamo che sia come una penna che ci permetta di scrivere. Per poter effettivamente scrivere abbiamo bisogno, oltre che della penna, anche di una idea di cosa scrivere, ma non basta ancora perché dobbiamo anche avere voglia di scrivere. Dobbiamo poi trovare il tempo per farlo e considerare di che umore siamo, perchè cambierà significativamente il tono della nostra espressione.
Un metodo di studio non è la mappa cognitiva, la tecnica di memorizzazione, la capacità di prendere appunti ma è la persona, nella sua interezza, che sa usare tutti gli strumenti necessari per raggiungere il suo scopo. E se non li dispone, sa procurarseli. E possiede una visione strategica e prospettica di quello che sta facendo ed è sufficientemente abile nel valutare la propria motivazione e poterla alimentare quando necessario.
Un metodo di studio è l’elemento ultimo, di sintesi, dell’insieme delle strategie, delle tecniche, delle implicazioni emotive e motivazionali che determinano la capacità della persona di agire e conseguire il proprio scopo.
Perché è importante avere un metodo di studio
Per un adulto è importante trovare soddisfazione nel proprio lavoro, essere in grado di realizzare i propri obiettivi, sentirsi capace. Per ottenere questo fa affidamento a strumenti cognitivi e capacità di autoregolazione che lo possono aiutare. Sviluppa dei metodi, ossia degli schemi, che gli permettono di progredire.
Per un ragazzo è importante avere un metodo perché è l’elemento su cui può fare leva per migliorare il proprio studio e ottimizzare i suoi risultati. Come l’adulto, anche il ragazzo, ha bisogno di trarre soddisfazione e piacere dal proprio lavoro di studente, avere un metodo potrebbe facilitarlo nel raggiungere questo traguardo. Naturalmente non basta perché esiste una componente, legata alla propria soddisfazione, che appartiene ad ambiti più complessi come le relazioni e le aspettative degli altri su di noi. Ma riflettere sul proprio metodo può essere comunque uno spunto di riflessione per domandarsi come ottimizzare il proprio studio ed avvicinarsi a quello che ci siamo proposti di raggiungere.
Qual è il miglior metodo di studio
Padronanza, consapevolezza e duttilità come base per valutare un metodo di studio che funzioni. Padronanza degli strumenti che lo compongono, un concetto che non implica solamente una conoscenza teorica ma anche una pratica sufficientemente lunga che sia in grado di produrre un’esperienza di errori e di riflessione su essi. Consapevolezza, ovvero capacità di rendersi conto cosa si sta facendo. Qualsiasi studente con alle spalle almeno alcuni anni di studio possiede un metodo, possiede delle strategie e agisce in base a dei processi. Ma quanto è consapevole di tutto questo? Naturalmente l’età non sempre permette di prendere consapevolezza, ma questa attenzione può essere sviluppata. Infine duttilità, come espressione di intelligenza capace di modificare strumenti, strategie e comportamenti in base a differenti circostanze. Uno studente che passa delle medie alle superiori, o dalle superiori all’università, viene messo alla prova nelle sue capacità di adattamento ad ambienti nuovi che richiedono nuove sfide. Il miglior metodo forse non esiste, è semplicemente l’insieme di strumenti, strategie e attitudini che in quel dato frangente consentono di avvicinarsi in modo ottimale al proprio obiettivo.
Come sviluppare un metodo di studio
Data come premessa che un metodo di studio è il punto di arrivo di un percorso che sviluppa strumenti, strategie e tiene in considerazione i processi che ci guidano, per sviluppare un metodo di studio è necessario evitare un approccio superficiale che miri solamente a sviluppare passivamente una tecnica. Poi è necessario intraprendere un percorso con un professionista esperto, avere la pazienza di lavorare per un certo periodo di tempo, avere la voglia di scoprirsi e migliorarsi.